L’Altopiano di Rascino, con la neve invernale è un paesaggio da fiaba, ai piedi dei Monti del Cicolano. Si trova sul confine tra il Lazio e l’Abruzzo. In questi giorni di abbondanti precipitazioni nevose in Italia, può rappresentare una meta interessante per chi desidera ciaspolare e fare sci di fondo, circondato dalla bellezza e dal silenzio. Un oasi di pace!!

Sebbene, il racconto e le foto dell’escursione risalgano a marzo 2018, l’Altopiano di Rascino con il suo lago, anche durante questi mesi invernali è pieno di neve e vi invito ad andare a conoscerlo.
Per sapere se c’è neve e la strada è percorribile vi consiglio di contattare il Gruppo Territoriale Rascino oppure il Comune di Fiamignano.

Da Terni per arrivare all’Altopiano di Rascino abbiamo percorso la statale fino alla Piana di Rieti. Da qui abbiamo imboccato la strada statale 578 Salto Cicolana fino a Gamagna, frazione del Comune di Fiamignano. Si prosegue, percorrendo una strada montana, tortuosa e stretta.


L'Altopiano di Rascino, un anfiteatro naturale tra le montagne
La temperatura iniziale è bassa, con folate di vento freddo che si infilano ovunque. E’ necessario muoversi.
La neve sotto le ciaspole è inizialmente dura, e in alcuni punti scrocchia, ma con il passare del tempo e l’intensificarsi del calore del sole, si ammorbidisce sensibilmente. A volte le ciaspole affondano. La regolarità del pianoro è interrotta da declivi profondi disposti a reticolo e riempiti dalla neve fusa; per proseguire è necessario scavalcarli togliendo più volte ciaspole e sci.

Il paesaggio è prettamente invernale, ma zolle di terra marroni e ben nutrite emergono dalla neve, così come i crocus viola bucano la distesa bianca, per niente stazzonati dal gelo. L’erba di un verde smeraldo, in molti punti ha già preso il posto della neve. I rami di alberi e arbusti sono rigonfi della nuova vita, che attende il momento giusto per rivelarsi.
E’ evidente che l’inverno si sta preparando ad andare e la primavera, piena di colori e profumi fra poco si affaccerà prepotentemente, ma “quando vuole lei” come dice Mario Lodi in Bandiera.
Con calma l’uno sta consegnando il testimone all’altra.

Il silenzio e la riservatezza dell'Altopiano di Rascino
Il lago di origine carsica, si alimenta grazie alle precipitazioni nevose ed occupa un posto di rilievo nel pianoro. Decidiamo di girargli intorno, gustando ogni attimo dello splendido paesaggio.

Per la maggior parte del tempo siamo soli. Pochi i rumori. In lontananza il motore di un aereo. E’ la condizione giusta per concentrarsi sui suoni del pianoro. Il fruscio della neve ammorbidita che scivola via dai rami, cornacchie in volo, lo scroscio di un torrentello che scorre dentro un letto leggermente in discesa e poco altro. Solo il rumore assordante della natura.

Intorno solo bellezza ed equilibrio. La pelle dell’acqua è lievemente increspata della brezza del vento e sulla superficie già pullula la vita, sotto forma di tanti insetti.

Il vento dei giorni scorsi ha disegnato sul manto bianco, forme simili a montagne, segni tondi come le curve che abbiamo percorso salendo in macchina e ali di uccello in volo. Il freddo le ha cristallizzate

Chissà se sarà altrettanto bello e suggestivo anche in primavera, quando il bianco lascerà spazio al verde e ai colori della fioritura spontanea?

Conoscevate l’Altopiano di Rascino? In primavera ci siete stati? Se volete potete condividere la vostra esperienza nei commenti. Vi leggerò con piacere.
