Appunti di viaggio: Campania

Cosa vedere a Napoli in quattro giorni – 4° parte

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State programmando una visita alla città di Napoli e non sapete cosa vedere?

Nei precedenti articoli, Cosa vedere a Napoli prima parte, seconda parte e terza parte vi ho portato in Via Chiaia, condotto al Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, la Galleria Umberto I e il Teatro San Carlo, il quartiere Vomero con Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino, il Centro storico patrimonio dell’Unesco, Spaccanapoli, il Complesso Monumentale di Santa Chiara e Via San Gregorio Armeno, la via dei presepi.

Oggi vi racconto il quarto giorno a Napoli con altri bellissimi luoghi da visitare.

Infatti abbiamo visitato il Duomo, una parte del quartiere Sanità, il MANN, il Lungomare Francesco Caracciolo, la Metro fermata Via Toledo e Materdei.

Quindi se non sapete cosa vedere a Napoli in quattro giorni lasciatevi ispirare dalla lettura di questo articolo e degli altri!

La navata principale del Duomo è lunga 15 metri
Navata principale del Duomo o Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta - Napoli

Il Duomo - Cosa vedere a Napoli in quattro giorni

Nel decidere cosa vedere a Napoli in quattro giorni non può assolutamente mancare il Duomo che si trova nell’omonima via ed è conosciuto anche come Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta. Per i napoletani è un luogo particolare. Qui, infatti, tre volte l’anno si ripete il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, santo protettore della città.

Facciata Duomo - Napoli
Organo Duomo - Napoli
Cappella Duomo - Napoli

Il complesso ingloba la Basilica di Santa Restituta con il battistero più antico d’Occidente e lreale cappella del Tesoro di San Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città e il suo Tesoro. Un tesoro che sa raccontare il rapporto del Santo con la città di Napoli.

Abside del Duomo - Napoli
Basilica di Santa Restituta, Duomo - Napoli
Mosaico della Basilica di Santa Restituta, Duomo - Napoli
Cappella del Tesoro di San Gennaro, Duomo - Napoli

Sotto l’abside si scende per accedere alla Cripta di San Gennaro o Cappella del Succorpo, realizzata per custodire le reliquie di San Gennaro.

Soffitto della Cripta di San Gennaro o Cappella del Succorpo, Duomo - Napoli
Cappella del Succorpo Reliquie di San Gennaro, Duomo - Napoli

La facciata svetta verso l’alto con i suoi 50 metri e la navata principale è lunga 15 metri. Le dimensioni appena descritte testimoniano la sua imponenza e importanza. Nel corso del tempo ha subito vari rimaneggiamenti fino ad arrivare all’aspetto attuale. Imponenza, maestosità, ricchezza, bellezza, arte, fede, sacralità, raccoglimento, mistero e miracolo sono tutte le parole che mi vengono in mente mentre camminiamo all’interno con gli occhi che si posano ad ammirare a 360° tutti i particolari.

Particolari Duomo - Napoli

Usciamo dalla Cattedrale e ci dirigiamo a piedi verso il Rione Sanità per il quale prima della pandemia Covid 19 era stata progettata una riqualificazione.

Rione Sanità – Cosa vedere a Napoli in quattro giorni

Quartiere Sanità - Napoli

Nel decidere cosa visitare a Napoli in quattro giorni, non può assolutamente mancare una visita al Rione Sanità. Qui l’atmosfera è più popolare. Lungo la via venditori ambulanti e colorati negozi di frutta espongono le loro mercanzie. Scattiamo qualche foto al Palazzo dello Spagnolo, in stile barocco napoletano che tante volte è stato scelto come set cinematografico.

Come prevedibile non siamo da soli ma altri turisti hanno avuto la nostra stessa idea.

Palazzo dell Spagnolo - Napoli

Nella Via Vergini, gli abitanti del Rione Sanità, per omaggiare Pino Daniele, hanno trasformato la canzone Napule è in una luminaria che con la lunghezza di 120 metri si snoda per tutta la via.

Via Vergini, luminaria Napule è - Napoli

La nostra meta al Rione Sanità è quella di raggiungere la sede principale della Pasticceria Poppella, dove ci sediamo per gustare il mitico Fiocco di Neve e altre prelibatezze. La pasticceria ha altri punti vendita nella città, ma di questo vi racconterò nel prossimo post.

Pasticceria Poppella Rione Sanità - Napoli

Il MANN - Cosa vedere a Napoli in quattro giorni

Nel decidere cosa visitare a Napoli in quattro giorni, non può assolutamente mancare una visita al MANN o Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Per visitarlo non bisogna avere fretta. Infatti è un luogo a cui è necessario dedicare tutta una mattinata o un pomeriggio.

Il consiglio è di controllare gli orari di chiusura delle singole collezioni direttamente dal sito e verificare le mostre in corso che potrebbero essere differenti da quelle descritte in questo blog. Infatti alcune potrebbero non essere più attive. Mentre tutto ciò che rientra nella categoria delle Collezioni è permanente.

                                                       Ingresso e atrio del MANN – Napoli                                               

Collezione Farnese - Napoli
La collezione Magna Grecia

La Collezione Magna Grecia, essendo appunto una collezione racchiude reperti di origine e provenienza diverse rinvenuti, a partire dalla metà del Settecento, nelle regioni meridionali del Regno di Napoli.

La collezione è ricchissima di opere esposte secondo una sequenza narrativa molto interessante.

Gli stessi pavimenti di per sé rappresentano una collezione perché realizzati con la tecnica del mosaico. Per questo motivo, all’ingresso della sezione vi daranno dei calzari proprio per proteggerli dal calpestio.

Lungo l’esposizione sono esposte le biografie degli studiosi che hanno partecipato agli scavi e al ritrovamento dei reperti. Fra tutti ho trovato interessante che sia stata menzionata anche una archeologa Alda Levi, figura pionieristica dell’archeologia italiana, ebrea e invisa al fascismo, sulla quale fino a pochi anni fa era caduto l’oblio. Oblio dimostrato anche dalla difficoltà di trovare un approfondimento sulla sua vita da linkare a questo post.

 

Purtroppo, situazione non unica e rara quando si tratta di citare il contributo che le donne hanno dato con il loro sapere, studio, ricerca e lavoro allo sviluppo della conoscenza umana.

 

 

 

Che un museo come il MANN, che nel 2019, ha visto 673 mila visitatori  accenda i riflettori sulla dimenticanza storica dell’impegno di Alda Levi è importantissimo per costruire una cultura veritiera del racconto dell’impegno delle donne nella costruzione della conoscenza.

Manga Heroes, gli eroi e i miti alle pendici del vulcano

Passeggiando nell’esposizione dei Manga Heroes, gli eroi e i miti alle pendici del vulcano, viene da chiedersi quale collegamento possano avere questi personaggi con Napoli.

Napoli ha tanti simboli che la rendono riconoscibile nel mondo, ma uno su tutti è la sua montagna di fuoco, il Vesuvio. Ed è proprio il vulcano uno dei punti di assonanza con gli eroi giapponesi. I Manga possono essere incontrati ai piedi o all’interno di un’altra montagna di fuoco, in Giappone, il Monte Fuji. Vesuvio e Fuji il filo conduttore.

Inoltre questi eroi, Super Robot, Goldrake, Mazinga, Jeeg hanno affascinato generazioni di bambine e bambine, compreso chi scrive, anche in Occidente, anche in Italia.

Ma che c’azzeccano dentro un museo archeologico?

I caschi, le armature e le loro sfide alla natura, alla storia e al destino ci ricordano e si fondono con quelle degli eroi ellenici.

La mostra sarà visibile fino 19 settembre 2022 e se volete immergervi nel mondo degli eroi e del mito moderno che oggi rappresenta la ricerca del sé e del proprio posto nel mondo, approfittatene!!

Plastico di Pompei

Fra eroi e manga, trovate il Plastico di Pompei, che permette con un unico colpo d’occhio di conoscere l’impianto della città antica prima dell’eruzione. Il plastico è realizzato minuziosamente, in scala e con legno, sughero e carta riproduce precisamente la pianta della città con i singoli edifici. 

Essendo parte delle collezioni permanenti del museo non ci sono limiti di tempo per visitarlo.

Collezione permanente egizia
Credit: vincenzodinuzzo.it

Al piano seminterrato del Museo si trova la Collezione permanente egizia, la seconda per importanza in Italia dopo il Museo Egizio di Torino, come informa il Sito del MANN.

Purtroppo essendoci sfuggito che la Collezione ha un orario di chiusura differente rispetto al resto delle collezioni, non siamo riusciti a visitarla.

Mostra sul gioco

Mostra sul gioco

È una mostra che nel momento in cui scrivo questo post purtroppo non è più attiva.

Provo a raccontarla con foto e parole. La mostra, che si snodava all’interno di varie sale, prende in esame il gioco come momento fondamentale della vita dei bambini e del loro sviluppo. La mostra parte da un periodo temporale molto lontano, l’antica Roma fino ad arrivare ai nostri giorni, riportando indietro alla memoria tutti coloro che oggi sono adulti, ma che sono stati, un tempo, bambini che hanno giocato.

Alcuni scatti delle infografiche narrative e dei giochi esposti.

Il Lungomare Francesco Caracciolo - Cosa vedere a Napoli in quattro giorni

Nel decidere cosa visitare a Napoli in quattro giorni, non può assolutamente mancare una passeggiata sul Lungomare Francesco Caracciolo, vicinissimo all’albergo dove abbiamo pernottato. Ci siamo stati due volte. La prima, nel giorno in cui siamo arrivati, con nuvole plumbee sulla città e la seconda, l’ultimo giorno di permanenza, in un pomeriggio domenicale, assolato e ventoso.

Nella prima occasione ci siamo fermati giusto il tempo di scattare qualche foto. Mentre nella seconda occasione, abbiamo cominciato la passeggiata un po’ prima da Castel dell’Ovo, situato sull’antico isolotto di Megaride che in quei giorni era chiuso alle visite. Questo non ci ha impedito di passeggiare sul ponticello e fra i tanti locali aperti. Un luogo davvero bello che merita di essere visitato  per la particolarità di essere una fortezza lambita dal mare. Nella mia visita a Napoli, di molti anni fa è stato possibile entrare dentro e dalle arcate delle pareti esterne guardare il mare.

Ci siamo incamminati su quella che è considerata la Promenade più bella del mondo, dedicata a Francesco Caracciolo. È una via ampia, per lo più esclusa al transito delle auto, con un grande marciapiede e una pista ciclabile. Da un lato il mare e dall’altro eleganti palazzi fino ad arrivare a Mergellina. Il colpo d’occhio abbraccia il Vesuvio, il Vomero, il Golfo di Napoli, l’isola di Capri, il Promontorio di Posillipo.

Essendo domenica il Lungomare era affollato oltre che da turisti anche da molti napoletani.Tanti hanno approfittato per prendere il sole in spiaggia e alcuni coraggiosi hanno fatto il bagno.

Il lungomare è lungo tre chilometri e approfittando della bella giornata abbiamo camminato fino al Porto di Mergellina il secondo porto di Napoli, da cui partono e arrivano traghetti per l’isola di Ischia, con le sue caratteristiche reti e barche dei pescatori. Al ritorno abbiamo preso un taxi.

Noi ci siamo sempre rivolti ad un canale ufficiale, Consortaxi.

La Metro fermata Via Toledo e Materdei - Cosa vedere a Napoli in quattro giorni

Da Via Toledo, abbiamo preso la metro esclusivamente per vedere gli interni della Metropolitana che scende fino a 50 metri sotto terra. Questa stazione è considerata la più bella d’Europa.

La fermata della metro di Via Toledo, chiamata Galleria del mare, fa parte di un progetto più vasto di 15 stazioni, opera di artisti contemporanei, realizzato per rendere più belle le stazioni e portare l’arte nella vita dei frequentatori.

Nel decidere cosa visitare a Napoli in quattro giorni, secondo me è assolutamente necessario inserire una visita alle stazioni della metropolitana, o perchè è necessario spostarsi con i mezzi pubblici o semplicemente come abbiamo fatto noi per ammirarne la bellezza.

Il post non è sponsorizzato da nessuna delle attività menzionate, ma è il racconto di cosa abbiamo visto a Napoli in quattro giorni e di quanto ci è piaciuto di più.

Se quanto avete letto vi è piaciuto o vi è stato utile, sentitevi liberi di condividerlo.

E per voi cosa è indispensabile vedere a Napoli in quattro giorni? Sentitevi liberi di commentare. Vi leggerò con piacere.

Grazie

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