I licheni sono degli organismi che ai più appaiono insignificanti, per alcuni possono sembrare una malattia degli alberi su cui si formano, altri quando ci si imbattono non sanno dare loro un nome.
In realtà hanno una storia millenaria da raccontare e un messaggio molto importante per noi, abitanti del Pianeta Terra del ventunesimo secolo. Per questo motivo dovremmo essere pronti ad ascoltarli.

Le mie passeggiate in mezzo alla Natura e i Licheni
In mezzo alla natura, i miei sensi vengono solleticati e incuriositi da forme, colori, suoni, odori e sapori. E’ facile essere colpita dal giallo infuocato di foglie che stanno per cadere al termine di un ciclo di vita. Oppure dalle bacche rosse sgargianti e a grappolo di un Sorbo degli Uccellatori. O ancora da un prato verde e soffice come velluto o da un cielo graffiato da cirri.

A volte, però, può accadere di camminare dentro una faggeta ombrosa e di restare affascinati da qualcosa di meno appariscente, come i licheni. Talvolta sono così numerosi da rivestire tronchi e rami di alberi, fino a coprire tutta la corteccia.
Una mattina, al Sentiero del Planetario al Monte Terminillo, per terra si erano depositati infiniti ciuffi di licheni.
Infatti la tramontana aveva scosso i rami dei faggi, o Fagus, facendone cadere molti. Erano di colore verde malva e del tipo Fruticoso.
Un lichene è il risultato dell’unione di un fungo microscopico e un’alga verde che vivono in modo simbiotico, scambiandosi reciproco aiuto. Possiamo definirla una Società di Mutuo Soccorso, in quanto la sopravvivenza del lichene dipende da entrambi gli organismi. L’alga garantisce, attraverso la fotosintesi clorofilliana, la produzione di zuccheri. Per contro il fungo la rifornisce di acqua e sali minerali, che assorbe dalla superficie in cui poggia, oltre che protezione.

I licheni e la poesia
Addio ai licheni
Ancorato ai licheni mi ha forse la notizia che non si sa cosa siano; ma quel che in essi mi commuove è la prepotenza della vita. In quanti si contendono il minimo spazio!
Diversi di forma, di colore, di portamento e, per la scienza, di specie (e quindi di genere, di famiglia, di tribù…). Si pigiano in tanti sullo stesso pezzetto di corteccia o di pietra da essere costretti a scavalcarsi, a invadersi a vicenda…”
Caratteristiche morfologiche dei Licheni
Pur essendo un vegetale, capace di compiere la fotosintesi, il corpo del lichene o tallo è differente da forme vegetali più complesse. Infatti, nel lichene, non sono riconoscibili le parti che generalmente compongono le piante come radici, fusto e foglie.
Ho scoperto, soprattutto grazie all’osservazione diretta, che hanno caratteristiche e forme diverse suddividendosi in Fogliosi, Fruticosi e Crostosi.
I Licheni Fogliosi ricordano i lobi delle orecchie con forme e dimensioni non omogenee, appiattite e parallele alla corteccia.
I Licheni Fruticosi hanno le lacinie, ramificazioni allungate e cespugliose, che somigliano a una barba. Incredibile, ma vivono tantissimo: mediamente 70/80 anni.


Ma quello che ha una longevità davvero strabiliante, è il Lichene Crostoso, molto aderente alla superficie su cui poggia, con una vita media di 300 anni.
Anche i colori del Lichene crostoso sono molteplici.
Infatti possono variare: dal rosso, all’arancione, al nero, al verde, al grigio, al giallo e al bianco.
Il Lichene, apparentemente così delicato, è in realtà un pioniere, un colonizzatore di rocce e luoghi incolti. Precede le altre piante, preparando condizioni di vita favorevoli.
Con tenacia e pazienza, disgrega il terreno in particelle minori, che formeranno il suolo, dando la possibilità a epatiche, muschi, felci e piante superiori di svilupparsi.
I licheni hanno una grande capacità di resilienza anche in condizioni sfavorevoli; in assenza di piogge seccano come se andassero in letargo, per riprendere a vivere con la ripresa delle precipitazioni.
Amano generalmente temperature miti e umidità atmosferica, ma li possiamo incontrare anche nei ghiacciai o vicino ai vulcani.

Cosa ci raccontano i Licheni?

Incontrare i licheni è buon segno, perché essi sono bioindicatori della qualità dell’aria. Per questo motivo difficilmente possiamo avvistarli in città fortemente industrializzate e inquinate. Essendo sprovvisti di una cuticola superficiale e di stomi, assorbono in modo indiscriminato gas e sostanze inquinanti, che non garantiscono la loro sopravvivenza.

Per i motivi appena detti, mi ha piacevolmente stupito trovarli in due parchi della città di Terni, città con importanti problemi di inquinamento.
I Parchi La Passeggiata e Le Grazie, costituiscono due polmoni verdi all’interno della città, a riprova della funzione anche sanitaria di queste oasi ricche di vegetazione.
Nel passato, alcune specie di Licheni sono stati usati come cibo per gli esseri umani, come colore per la tintura dei tessuti e come medicinali. La Lobaria Pulmonaria per molto tempo ha curato affezioni ai polmoni.

Avete visto quanta ricchezza hanno gli apparentemente semplici licheni?
La prossima volta che facendo una passeggiata vi imbatterete in un lichene, respirate a pieni polmoni, sicuri di essere immersi in aria leggera e cristallina.
“I licheni m’interessano come forma negletta – povera? – di vita. Sì, anche sui licheni scrissi sin troppo, sempre cercando una spiegazione a questo hobby: nessuna conoscenza specifica, solo curiosità, piacere visivo, simpatia: la stessa che mi fa avvicinare tutto quello che non è vistoso (persone, paesaggi), per gli altri senza importanza, misero.”
Camillo Sbarbaro
