Il ciliegio è un racconto scritto da Roberta Braghelli.
Il ciliegio ricorda con malinconia che quando era giovane lo spazio intorno a lui brulicava di vita, di una vita onesta e semplice, di suoni e di odori primitivi.
Il ciliegio ricorda l'uomo
Infatti era forte come la roccia e il suo cuore era talmente grande che aveva deciso che nella sua casa ci sarebbe stato posto per tutti, soprattutto per un fratello a cui la vita non aveva sorriso sin dagli inizi.
Così ogni anno, con l’arrivo della primavera, il ciliegio tornava a danzare sulle note della musica che a lui piaceva di più. Si riempiva di fiori profumati, poi di verdi foglie e tra i suoi rami trovavano rifugio gli uccelli della campagna a lui circostante.
Il ritmo della vita proseguiva e il ciliegio caricava i suoi rami di dolcissimi frutti rossi.
L’uomo, che conosceva la natura meglio di sé stesso e che l’amava di un amore viscerale, amore che gli era stato tramandato e che gli scorreva nel sangue, si divertiva a stuzzicare quei rami per cogliere il momento esatto della maturazione dei frutti.
Il ciliegio sorrideva perché conosceva bene quei movimenti.
Il rituale si compiva con grazia ogni anno.
Il ciliegio fa la sua magia
Capito il momento, l’uomo si arrampicava con agilità tra le fronde portando con sé un vecchio secchio azzurro.
E la magia aveva inizio.
Il ciliegio lasciava che l’uomo l’accarezzasse, e anche se a volte era un po’ rude, lo lasciava fare sornione.
Perchè sapeva cosa l’uomo cercasse.
L’uomo desiderava arrivare più in alto per cogliere le ciliegie più buone per le sue due amate nipoti.
Per l’uomo la domenica era una festa.
Attendeva con ansia l’arrivo delle bambine diventate negli anni le donne che lui ammirava.
E nonostante il tempo inclemente segnasse sul corpo dell’uomo le cicatrici degli anni che si aggiungevano alle sofferenze patite in gioventù. Nonostante il terribile incidente avvenuto in campagna che gli aveva portato via l’uso di una mano, le ciliegie continuavano ogni anno ad essere colte come se nulla fosse cambiato.
La luce che il ciliegio vedeva illuminare gli occhi dell’uomo quando gli si avvicinava, gli raccontava di una fierezza composta, di orgoglio e tenacia che alimentavano insieme, non solo lo spirito ma anche il corpo non più giovane.
Per tutti questi motivi al ciliegio manca infinitamente quell’uomo.
Ogni tanto di notte gli sembra di vederlo comparire dal buio un pò dispiaciuto perché non c’è più nessuno in paese che colga le sue rosse ciliegie.