Racconti: Il paese dei colori

Il paese dei colori 3

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Gli effetti del sortilegio

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Il cielo sonnacchioso sopra al Paese dei Colori è appena illuminato da qualche Stella e dalla Luna calante; improvvisamente tutta la quiete viene squarciata dalle lugubre risata delle Streghe Nerine, che ripetono la formula magica finché… il nero più cupo si impossessa del Paese, cominciando dai tetti delle case più alte fino a coprire le vie e i prati più in basso.
Luna, svegliatasi  improvvisamente dal sonno, i lunghi capelli rossi arruffati, con le nocche delle mani si stropiccia gli occhi cercando di capire da dove vengono  le risate che pensa di aver sognato, ma che continua a sentire anche da sveglia.
Scende immediatamente dal letto e si precipita alla finestra per vedere cosa succede: con le ali aperte,  Pipistrello scende in picchiata verso il suolo e velocemente risale sempre più su in un  volo che somiglia a una danza. Ma lui non vuole danzare, piuttosto vuole controllare che tutto sia come Carbone desidera e che il sortilegio abbia fatto effetto. Dietro di lui, ecco Carbone  con il suo abito nero informe e rammendato che sghignazza di soddisfazione.
Mamma! Papà!” grida Luna svegliando Eulalia e Tobia.
 “Che succede?” rispondono preoccupati.
  ” Fuori dalla finestra c’è  una strega che ride e cavalca un pipistrello!
“Ma dai, Luna, torna a dormire! Hai fatto un brutto sogno!” le rispondono   i genitori,  che l’hanno  soprannominata “Una ne pensa e cento ne fa!”
 “Venite a vedere!” insiste Luna.   Eulalia e Tobia scendono dal letto e raggiungendo  Luna vicino alla finestra, ricevono  conferma di quello che Luna ha raccontato. Sono  impressionati!
     Una ad una, tutte le luci delle case del  Paese dei Colori si accendono, perché tutti  sono  stati svegliati dalle risate beffarde delle Streghe; chi in ciabatte, chi in vestaglia,  chi in pigiama, chi con la berretta di traverso escono tutti a vedere  quello che sta accadendo.
Pece, Carbone, Nero Velluto, sui loro mezzi di trasporto e i fedeli famigli  con loro, gustano dall’alto lo spettacolo delle bocche spalancate dalla sorpresa dei Colorini e del  nero che stende  uniformemente sopra ogni cosa, il suo mantello.
La loro risata fa venire la pelle d’oca.
“Il sortilegio ha avuto effetto, i vostri colori non ci sono più, tutto nero è diventato!” gridano le Streghe che ghignando spariscono  dentro a Bosco Nero.
I Colorini ancora senza riuscire a pronunciare una sola parola si guardano  intorno e vedono ogni cosa più cupa, ma solo quando il sole si sveglia dal lungo sonno e il giorno vince sulla notte,  si rendono  conto del disastro. I raggi del sole non riescono  a bucare quella coperta tutta  nera e a far brillare i loro meravigliosi colori come   accade da sempre.
 “La mia maglietta con le grandi lettere colorate è nera!” esclama Luna.
Il mio lecca-lecca colorato è diventato tutto nero” piagnucola Chicco.
 “Ma è tutto nero! Non vedete?” dice Tommy “le case, le vie, le piazze, gli alberi, ogni cosa!”
 “Perché è successo?” chiede Alice che è sempre piena di interrogativi.”
 “Vedrete si risolverà tutto” cercano di consolarli Celeste e Milo, i genitori di Alice.  
E come?” replica Tuta.
 Ora penseremo a come ripulire tutto da questo nero” rispondono  Eulalia e Tobia.”
               Ci vorranno anni per ripulire e tornare a vedere i nostri colori! Noi sicuramente non riusciremo a vederli!” commentano sconsolate Alida e Odilia.
I giorni passano e le soluzioni non si trovano. I cuori dei Colorini… Ops! forse dovremo chiamarli Nerini, sono tristi, i visi abbattuti  e i pensieri cupi come il nero in cui sono immersi.
Non più feste, non più allegria, non più torte, non più  progetti per il futuro, non più giochi  di bambini! Ogni giorno uguale all’altro e la notte uguale al giorno.
Anche i cuori del Grande Platano e  dell’Acero sono gonfi di tristezza, così come il cuore di Nuvola Bianca, abituata a sorridere felice ogni volta che i suoi occhi guardano  in basso, sul Paese dei Colori.
Neanche il Sole per quanto ci metta tutta la sua energia  riesce a bucare tutto quel nero.
Nero Velluto, Carbone, e Pece ogni tanto si trasformano in  Gatto, Pipistrello, e Civetta per andare nell’ex-Paese dei Colori a controllare.



Racconto scritto in occasione della mia frequentazione al corso di Narrativa per l’infanzia organizzato dalla Casa Editrice dalia S.r.l. e Libreria Mondadori Point Terni  nel 2016.

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