Se state pensando di passare un weekend in Umbria e non avete le idee chiare sulla meta, in questo articolo vi parlerò di Monteleone di Spoleto, un borgo in provincia di Perugia e confinante con il Lazio. Monteleone è immerso nella natura e offre la possibilità di organizzare passeggiate naturalistiche a piedi, a cavallo, in mountan bike e visite d’arte nei borghi e cittadine vicine. Proprio per la varietà di proposte Monteleone di Spoleto è una meta adatta anche per famiglie con bambini. Inoltre, il borgo vanta una solida tradizione nella cucina tipica umbra, con il Farro, unico D.O.P. d’Europa, i legumi, il miele e i prodotti della norcineria. Cosa aspettate a programmare una visita?
Lungo la strada per raggiungere Monteleone di Spoleto
Partendo da Terni, per arrivare a Monteleone di Spoleto, generalmente passiamo per la S.S. Valnerina e giriamo per Sant’Anatolia di Narco. Da lì la strada sale in modo regolare e costante e prima di arrivare a Monteleone di Spoleto, incontriamo due piccoli borghi, Caso e Gavelli. Questi, si popolano, come la maggior parte dei borghi di montagna, in estate, mentre durante le altre stagioni permane una piccola comunità. Mentre la strada si snoda, curva dopo curva, il paesaggio, soprattutto in questi giorni autunnali é molto suggestivo. A causa del caldo anomalo che perdura, le montagne risultano ancora verdi con macchie di colore oro, arancio, rosso, che ancora non sono predominanti.
I piani di Gavelli, a 1150 m.l.m., iniziano appena dopo il borgo e finiscono poco prima della vallata del Corno, dove sorge Monteleone di Spoleto.


La pianura vanta una grande riserva d’acqua vista la presenza di un laghetto e di una fonte. Queste condizioni favoriscono la coltivazione dei campi, interrotti dalle faggete e il pascolo degli animali. Di conseguenza la pianura è particolarmente bella in ogni stagione e anche nel periodo invernale quando le precipitazioni nevose che non mancano mai, coprono ogni cosa. Nonostante in inverno vi sia regolare presenza di neve, questa non viene battuta. Ma anche così i piani sono l’ideale per chi ama lo sci di fondo oppure una passeggiata con le ciaspole.


Monteleone di Spoleto

Lasciati i Piani di Gavelli si scende verso la vallata del Corno, un anfiteatro ovaleggiante dominato a sud-est da Monteleone di Spoleto. La vallata, si sviluppa su diversi piani, con colline e declivi, ampi pascoli, campi e boschi. Ed è uno spettacolo talmente emozionante per gli occhi che, l’ultima volta che siamo andati, mi sono fermata per fare foto e video, cristallizzando così il paesaggio, la luce e i colori. Sono montagne che non hanno nulla da invidiare a monti più blasonati.

Il Borgo, nel Parco Naturale Coscerno-Aspra è arroccato su di un colle ed il suo aspetto è chiaramente di origine medioevale circondato da mura e con più porte d’accesso. Dalla porta principale si apre la via più importante che culmina con piazza del Mercato, dominata dal Castello con la Torre dell’Orologio. Attraversando la porta del castello si raggiunge la Chiesa di San Francesco e il borgo più antico.
C’è da dire che nella parte più alta del paese si gode una vista meravigliosa sia sulla vallata del Coscerno e che sulla pianura di Ruscio, ricca di coltivazioni di legumi e cereali, in particolare il farro.




L’origine della coltivazione del farro a Monteleone è antichissima. Infatti risale al periodo del Bronzo e oggi è diventata una coltivazione fondamentale per l’economia locale, visto che il farro è un cereale particolarmente adatto a territori montani.
Per questo motivo, dal 2010 ha ottenuto il riconoscimento di D.O.P. e durate la metà del mese di agosto, il borgo organizza la Sagra del farro.
Nelle varie occasioni in cui sono stata a Monteleone di Spoleto, ho avuto modo di mangiare il farro cucinato in tantissimi modi, oltre che in insalata, condito con sugo all’amatriciana oppure con uovo e ricotta. Con la farina di farro invece si può preparare la pasta e dolci secchi.


L'arte a Monteleone di Spoleto
Nel Complesso Monumentale di San Francesco è conservata La Biga, o meglio una copia, perché l’originale arricchisce l’esposizione del Metropolitan Museum di New York.
Si tratta di un carro da parata di origine etrusca e risalente al 540 a.C. Costituiva parte del corredo del principe locale ed è stato ritrovato presso la sua tomba.
Il telaio in legno di noce è rivestito da lamine di bronzo dorato lavorate a sbalzo con episodi legati alla figura dell’eroe greco Achille.

Casale Montebello a Monteleone di Spoleto












L‘Agriturismo Casale Montebello è una struttura ricettiva improntata alla sostenibilità ambientale. Infatti, il fondatore, Nando Durastanti, ha recuperato un vecchio complesso, tipico della tradizione umbra, restituendogli nuova vita. E lo ha trasformato in nove camere da letto, con pavimenti in mattoni e travi a vista. Ognuna ha caratteristiche uniche e differenti, ma tutte sono accomunate dal recupero sapiente e dall’elegante e ricercato arredamento. Noi ci siamo fermati diversi giorni, in ben due occasioni: tra dicembre e gennaio e in agosto. E in entrambi i periodi la permanenza è stata confortevole e familiare. Per chi volesse maggiore privacy è possibile prenotare la Casina, un edificio singolo e appartato.
A tutto questo si aggiunge un ampio ristorante, con tavoli anche esterni, una biblioteca, un salone con camino e tavolo da biliardo, una scuderia, l’orto, il giardino, l’ampio parco e un comodo parcheggio.
La cuoca Marilena si occupa del ristorante e trasforma gli ingredienti a chilometro zero e autoprodotti in modo sapiente. E’ aiutata da Sofia e Azzurra, entrambe molto capaci. Sofia, seppur molto giovane e brillante studentessa universitaria, ha scelto di trasferirsi da una grande città a Monteleone, perchè sostiene che il ritmo e lo stile di vita di queste parti le permettono di raggiungere più obiettivi e con maggiore serenità.
Nonostante il fondatore, sia precocemente e recentemente scomparso, la figlia Valentina e il genero Alessandro, aiutati dal personale, continuano a far vivere il sogno di Nando.
Per quanto ci riguarda, il grande affetto che ci lega a questi luoghi, la piacevolezza delle esperienze vissute e delle persone incontrate, ci fa tornare ogni volta che è possibile. A volte anche solo per una giornata. Ma devo dire che anche se breve, ne vale la pena.
Cosa fare a Monteleone di Spoleto
Se decidete di fermarvi per qualche giorno e dopo aver visitato il borgo volete colgliere l’occasione di conoscere altri luoghi nei dintorni, vi suggerisco alcune mete.
Usigni






Cascia
La distanza tra Cascia e Monteleone di Spoleto è di circa 15 chilometri.
Quando si pensa a questa cittadina, il pensiero corre a Santa Rita e anche io ho sempre fatto questo collegamento, limitandomi alle visite al santuario. Ma Cascia è anche di più. Un bellissimo borgo storico, fra le cui vie è suggestivo e piacevole passeggiare.
Vi invito ad andare a visitare Cascia per vedere con i vostri occhi, come si sta rimettendo in piedi dopo il terremoto.
Sapevate che a Cascia è stato istituito il presidio Slow Food di un antico legume? Faccio riferimento alla Roveja, un pisello selvatico, recuperato in seguito ad un evento molto casuale.



Norcia
Norcia è a 34 chilometri da Monteleone di Spoleto ed è una città d’arte e del buon cibo.
Nonostante sia stata gravemente ferita dal terremoto del 2016, la città è in rinascita e i turisti stanno tornando.



Le foto di Norcia qui pubblicate, sono precedenti al terremoto del 2016. L’auspicio è che possa tornare come prima e anche più bella.
Leonessa

Come dicevo, Monteleone di Spoleto si trova sul confine tra Umbria e Lazio, pertanto a circa 10 chilometri è possibile raggiungere Leonessa, in provincia di Rieti.
Se volete approfondire la conoscenza di Leonessa vi invito a cliccare qui.
Dove acquistare legumi e cereali a Monteleone di Spoleto
Se andando a Monteleone deciderete di riportare a casa del farro o dei legumi, qui troverete il riferimento su dove acquistare dei prodotti ottimi.
L’articolo non è sponsorizzato da nessuna delle attività commerciali menzionate, ma è il racconto dell’esperienza di Luca e mia a Monteleone di Spoleto.
E voi avete mete preferite, ricordi e suggestioni in Umbria?
Sentitevi liberi di scrivere qui sotto. Vi leggerò con piacere.
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Grazie per aver letto sin qui.
