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Un Laboratorio per l’Ambiente
Educazione sull’Ambiente, per l’Ambiente e nell’Ambiente
Perché l’ Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile?
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Verso Palazzo Borghese (Monti Sibillini) |
Perché parlare di ambiente, ecosistema ed educazione ambientale?
Perché progettare percorsi ambientali con i bambini?
Per due motivi, uno di tipo pedagogico e uno di tipoetico: occorre conoscere le leggi che regolano l’ambiente per non stravolgerle e non mettere a rischio la vita, sia quella vegetale che animale (compresa la vita dell’uomo) e l’ambiente.
Parallelamente è necessario promuovere una scuola del “sentire”e formare un sentimento ecologico.
L’etica è il grande obiettivo dell’educazione, una via maestra da cui non si può prescindere, se vogliamo formare cittadini del futuro, rispettosi e consapevoli.
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Laboratorio FantasticAlbero a Collerolletta nell’ambito del Meeting Uil |
Quando si prendono decisioni che coinvolgono il pianeta, queste non avranno soltanto conseguenze immediate ma anche a lungo termine, fino a coinvolgere le generazioni successive: abbiamo visto che il fenomeno americano del Dust Bowl ha dato origine a un fenomeno di migrazione cominciato nel 1932 e non ancora conclusosi. Il fenomeno Seveso, in Italia, ha conseguenze che vengono studiate ancora oggi.
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Prodotti dei bambini nell’ambito del Meeting Uil |
Stiamo prendendo consapevolezza che le risorse ambientali non sono inesauribili e il progresso scientifico non è naturalmente “buono”, o necessariamente “cattivo”, ma va governato in modo da renderlo sostenibile e al reale servizio dell’umanità intera.
I problemi di alcuni sono problemi di tutti: dobbiamo avere la consapevolezza che anche dei piccoli gesti possono produrre grandi variazioni nel comportamento a lungo termine nell’ambiente, sia positivo che negativo, come sosteneva Edward Lorenz, nella sua teoria, che lui stesso ha definito “effetto farfalla”. * (20)
Occuparsi di Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile significa lavorare per salvaguardare il destino dell’uomo. Aldo Leopold, uno dei fondatori del pensiero ecologico, sostiene che bisogna insegnare ad amare, apprezzare, valorizzare la natura. Come?
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Ognuno ha realizzato il proprio albero Meeting Uil |
Tutta la letteratura specialistica è d’accordo nel sostenere la tesi, che il bambino vada posto in relazione con la natura e debba fare esperienze dirette con essa, fin dalla primissima infanzia.
Da qui la conseguenza, che l’Educazione Ambientale, non sia praticata soltanto dentro le aule scolastiche, ma anche fuori, affinché i bambini possano fare esperienza della realtà della vita entrandoci in contatto.
Le antiche culture orali sostengono che queste esperienze dovrebbero appartenere alla quotidianità dei bambini, e addirittura alla vita prenatale: Rigoberta Menchù Tum, Premio Nobel per la Pace nel 1992, spiega come nella sua cultura (Guatemalteca), la futura mamma al settimo mese di gravidanza, fa passeggiate nei boschi, per i monti, permettendo così al bambino che nascerà di “affezionarsi” all’ambiente.
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Laboratorio con materiale di riciclo a Scheggino con Daniela Tabacchini Meeting Uil |
E’ necessario pensare a un riavvicinamento dei bambini all’ambiente, che a causa del rapido processo di industrializzazione e conseguente svuotamento delle campagne sono stati allontanati dalla natura ma anche dal vivere il mondo della produzione e trasformazione dei prodotti della terra: spesso per i bambini la frutta o gli ortaggi nascono al supermercato, luogo in cui li vedono esposti nelle occasioni in cui accompagnano i genitori a fare la spesa.
Sempre per rimanere in tema di alimentazione, sin da piccoli i bambini delle ultime generazioni, sono abituati a gustare cibi trasformati, come i liofilizzati, gli omogenizzati, i succhi di frutta, i prodotti surgelati o già confezionati, abituandosi a specifiche tipologie di sapori, che spesso non hanno nulla a che vedere con il sapore dell’ alimento fresco, ma neanche con la sua forma originale.
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Da una bottiglia … un gatto Meeting Uil |
Qualche tempo fa, durante un’ attività didattica, che prevedeva di mettere all’interno di un barattolo di vetro degli spinaci freschi con alcool per l’estrazione della clorofilla, i bambini ospiti, di una terza classe di scuola primaria, non hanno saputo riconoscere che gli ortaggi utilizzati per l’esperimento erano spinaci! Molto probabilmente, anche se li consumano a casa, spesso sono surgelati e quindi non facilmente distinguibili.
L’inurbamento e la cementificazione delle città ha tolto sempre più spazio al verde pubblico o a parchi, con la graduale riduzione per i bambini degli spazi naturali di vita e di gioco, aumentando significativamente l’esposizione alla televisione o al computer, che influenzano e spesso distorcono la conoscenza della realtà, rendendo il rapporto con la natura artificioso.
“ Non è sottovalutabile in questo senso, per il bimbo che non ha la possibilità di giocare in un prato o di vedere degli animali “dal vero”, la deformazione rispetto alle coordinate spazio-temporali che la fruizione televisiva o del pc produce. Nella scatola magica sullo schermo si può vedere in pochi secondi nascere un pulcino o schiudere un fiore, si passa in un istante dal freddo degli orsi polari al caldo dei canguri australiani; perfino il giorno e la notte hanno una durata fittizia”. *(21)
Per onestà di esposizione, va riconosciuto che negli ultimi anni assistiamo a una maggiore attenzione per l’ambiente: l’Europa si pronuncia con leggi in sua difesa e in Italia dopo anni di attesa è stata finalmente approvata la legge sugli Ecoreati.
Le famiglie scelgono con più facilità alimenti biologici, a Km 0, arredamenti naturali o oggetti prodotti con elementi riciclati.
Sempre più città, dimostrando maggiore sensibilità per le questioni ambientali scelgono di diventare Comuni a energie rinnovabili.
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Le bottiglie possono diventare Meeting Uil |
Henrj Thoreau, fondatore del pensiero ecologico, insieme a Aldo Leopold, sostiene l’importanza non solo di fare esperienza diretta con la natura ma anche di raccontare tale esperienza o meglio “dire con precisione” usando le parole specifiche delle esperienze vissute.
“Dire con precisione” significa trovare le parole giuste per descrivere il colore delle foglie di quercia, del mare, del cielo, l’odore dei fiori in primavera o il suono dell’acqua quando scorre. All’ adulto che accompagna il bambino nelle sue esperienze, non è richiesta nessuna particolare esperienza scientifica, ma la capacità di esprimere il proprio stupore, meraviglia, piacere così che il bambino sia stimolato ad esprimere il proprio stupore, piacere, meraviglia.
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Sentiero “La Fragolosa” sul Monte Cucco |
L’adulto si mette in gioco, trovando le parole per esprimere il proprio vissuto, le proprie emozioni, il proprio senso soggettivo dell’esperienza in modo che anche il bambino riesca a trovare le parole per trasmettere il suo vissuto personale, le emozioni e il proprio senso soggettivo dell’esperienza.
Il bambino è partecipe, soggetto attivo, apprende dalla realtà, esplora, pensa, esprime, fa ipotesi, trova soluzioni attraverso una serie di linguaggi espressivi, tutti di uguale dignità e valore.
L’auspicio è che la cultura ambientale diventi un abito mentale dei cittadini di domani e che la scuola, insieme alle altre agenzie formative con cui i bambini sono in contatto ne diventino promotori, non solo trasmettendo informazioni, ma anche accendendo la fiamma dell’interesse, dell’amore, della cura e del rispetto della natura .
* (21) Ambiente: conoscere per educare Rosella Persi Carocci
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