Appunti di viaggio: Abruzzo

Vado di Siella nella Catena del Gran Sasso

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Vado di Siella è uno dei rilievi minori per altezza della Catena del Gran Sasso essendo alto soltanto 1725 m.l.m.

E’ un luogo appartato, lontano dalle mete più gettonate della catena del Gran Sasso, ma non per questo di minore valore o interesse. Infatti è una vera e propria balconata da cui poter mangiare con gli occhi una vasta porzione di Campo Imperatore, il profilo del Monte Bolza, di cui vi parlerò in un prossimo post e video e le colline del teramano, fino al Mare Adriatico visibile nelle giornate più limpide e frizzantine.

Per farla breve se vi va di ubriacarvi di bellezza, potete fare tre cose:

  • leggere questo post,
  • guardare il video sul Canale Youtube di I volti dell’ambiente
  • lasciarvi ispirare e andare con le vostre gambe, i vostri occhi e il vostro cuore a conoscere Vado di Siella.
Nei pressi di Capo le Serre è visibile il Monte Bolza e il Corno Grande

Vado di Siella Gran Sasso: cos’è?

Il significato della parola Vado rimanda ad un passo, passaggio o apertura in una catena montagnosa utilizzata per il passaggio da un lato all’altro. Effettivamente attraverso il Vado si può passare dalla provincia dell’Aquila a quella di Teramo, dall’entroterra verso il mare. La vastità e l’immensità delle montagne della Catena del Gran Sasso, così come quella della piana di Campo Imperatore mi restituiscono, ogni volta che i miei piedi vi camminano, una sensazione di apertura, di libertà, di aria, di orizzonti sconfinati e non  oppressivi. Così anche l’esistenza di un Vado che permette di andare, di stabilire connessioni tra territori, persone, culture, storie contribuisce a rafforzare l’idea di apertura e libertà.

Nei pressi di Capo le Serre

Vado di Siella Gran Sasso: come arrivare

Da Castel del Monte abbiamo raggiunto Fonte Vetica, attraversando il Valico di Capo le Serre dove ci siamo fermati per ammirare il Piccolo Tibet d’Abruzzo e scattare qualche foto. A Fonte Vetica  c’è un ampio e comodo parcheggio in cui lasciare l’auto. Ma in estate Fonte Vetica può essere raggiunta anche da Assergi attraversando Campo Imperatore nella sua lunghezza.

Dal parcheggio, abbiamo piegato a destra, costeggiato la montagna e la pineta camminando sul prato. Per la verità partire da Fonte Vetica non è stata la scelta migliore, perché il sentiero si è rivelato non ben tenuto, con erba alta in più punti e tronchi di molti alberi caduti, lasciati di traverso. Per questo è consigliabile non arrivare a Fonte Vetica, ma girare con l’auto per Vado di Sole, percorrendo il rettilineo asfaltato fino alla prima curva a destra e lì lasciare l’auto e piegare a sinistra sul prato.

Infatti lì l’imbocco del sentiero è molto più vicino.

Nei pressi di Capo le Serre, sullo sfondo il Corno Grande e il Monte Prena

Castel del Monte è un’ottima base di partenza per effettuare escursioni naturalistiche a piedi, a cavallo e in bicicletta a Campo Imperatore.

Nella nostra settimana di vacanza abbiamo fatto tre escursioni naturalistiche:

  • Vado di Siella (Video)
  • Monte Aquila (Video)(Articolo blog)
  • Monte Bolza (Video) – (Articolo blog
Il paese di Castel del Monte in provincia di L'Aquila è l'ultimo paese prima di raggiungere Campo Imperatore
Castel del Monte Abruzzo

Vado di Siella Gran Sasso: descrizione del sentiero

La prima parte del sentiero è individuabile per tracce ma alzando lo sguardo diventa via via ben definito, sebbene non molto ampio. All’inizio sale con dolcezza. Man mano che proseguiamo si fa via via più ripido e in molti punti roccioso. D’altra parte per raggiungere il Vado bisogna percorrere un dislivello di circa 200 metri.

Sicuramente, voi che leggete non avete necessità di nessun consiglio in relazione ad abbigliamento e attrezzatura necessari in un’escursione in montagna, però voglio cogliere l’occasione di ragionare sull’importanza di avere calzature adatte a camminare su vari tipi di terreno, racchette per aiutarsi nei suoli più complicati, un abbigliamento a strati, la crema da sole, un cappello e una borraccia con acqua. Possibilmente è meglio non andare da soli ma condividere l’esperienza con altri o in alternativa informare sempre qualcuno su dove siamo.

Anche se è mattina e l’altezza del percorso aumenta costantemente, l’alta temperatura delle giornate di luglio si fa sentire e affatica la salita.

Come avevo anticipato, questo è un angolo riservato e meno conosciuto, pertanto incontriamo poche persone nel tragitto. Una coppia straniera che scende accompagnata da una guida locale, una comitiva di ragazzi quando ormai siamo sul Vado e una famiglia quando ridiscendiamo.

Pietrattina e Vetica da Vado di Siella

Vado di Siella Gran Sasso: arrivo

Questa a Vado di Siella è stata la prima escursione delle tre effettuate durante la nostra vacanza a Castel del Monte e non camminando da diverse settimane abbiamo preferito iniziare con qualcosa di meno impegnativo, aumentando lo sforzo nelle successive escursioni al Monte Aquila e al Monte Bolza.

Ciò nonostante, per la ripidità del sentiero e per il caldo siamo arrivati a Vado di Siella un po’ affaticati. Il panorama dalla balconata naturale della Catena del Gran Sasso ha rappresentato un’equa ricompensa della fatica.

Dopo una bella bevuta rinfrancante ci siamo guardati intorno, lasciando andare gli occhi sullo sconfinato panorama. Da Vado di Siella l’umanità che in quei giorni si è impossessata di Campo Imperatore era visibile ma lontana e poco fastidiosa. Intorno a noi soltanto la Natura, il paesaggio, il vento, le farfalle svolazzanti e la voglia di stare in silenzio a guardare.

Qui trovate il video del canale Youtube.

Non so se succede anche a voi ma ogni volta che mi cimento in un’escursione faccio sempre fatica a partire, a iniziare,  ma quando arrivo alla meta vi giungo con la mente sgombra dalle pesantezze, dalle inquietudini, guadagnando una serenità che riesce a ridimensionare molte questioni fastidiose e spesso a trovare anche delle soluzioni o anche  giugere alla conclusione che ad alcune cose non vale la pena dare importanza.

Il luogo è adatto per sederci sulla copertina, che nel mio zaino non manca mai e consumare il frugale pasto portato con noi.

Vetica e sullo sfondo il lato sud del Monte Bolza con la sua dorsale

Vado di Siella Gran Sasso: discesa e riposo

Il sole e il caldo ci fanno decidere di ridiscendere prendendo lo stesso sentiero da cui siamo saliti. Scendendo, se ci bendassimo gli occhi, avremmo lo stesso la percezione di tornare verso il pianoro, grazie al rumore insistente delle moto che sfrecciano per Campo Imperatore e l’odore di carne arrostita proveniente dalle due macellerie di Vetica. Aprendo gli occhi non avremmo dubbi sulle percezioni avute, viste le colonne di moto roboanti che scivolano sul serpente d’asfalto e il fumo dei barbecue accesi.

Arrivati a Fonte Vetica, ci dirigiamo verso il vecchio rifugio immerso in una pineta. Qui la gente che si riposa o impegnata in un pic-nic è davvero molta. Ciò nonostante, riusciamo a trovare un albero libero sotto cui stendere la coperta e sdraiarci. Faccio fatica a ricordare l’ultima volta in cui mi sono sdraiata sotto un albero e senza dubbio è risultata un’esperienza appagante e soddisfacente.

Vado di Siella

L’Abruzzo si sta riprendendo dalle sue ferite e ha voglia di guardare avanti e di continuare a ricevere i turisti. Pertanto è il momento di tornare con fiducia a scoprire i tesori di questa meravigliosa regione.

Se quanto avete letto vi è piaciuto o vi è stato utile, sentitevi liberi di condividerlo.

E voi in quali luoghi amate soggiornare in Abruzzo?                                                                                  Sentitevi liberi di commentare. Vi leggerò con piacere.

Grazie

Blogger e Youtuber di I volti dell'Ambiente Sono ternana e amo la mia città. Credo nella forza della bellezza in tutte le sue forme che cerco intorno a me e provo a raccontarla. Adoro il mare, la montagna, fare escursioni, leggere, mangiare. Adoro il panpepato ternano, la pizza e le ciriole. E sono appassionata d'ambiente, ma tanto, tanto!!
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